L'endometriosi: cure, rimedi ed alimentazione
L'endometriosi è una condizione molto comune nelle donne in età riproduttiva. E' importante riconoscerla precocemente per prevenire la sua più pericolosa complicanza, la sterilità.
L'endometriosi viene definita come la presenza di tessuto endometriale di fuori della cavità uterina. Nelle donne con endometriosi piccoli frammenti della mucosa che ricopre la parete interna dell'utero (detta endometrio) si ritrovano al difuori dell'utero, generalmente a livello delle ovaie, delle tube e dei legamenti dell'utero, ma anche di altri organi della cavità addominale.
Questo tessuto endometriale dislocato risponde agli stessi stimoli ormonali della normale mucosa uterina e di conseguenza prolifera e sanguina ciclicamente durante le mestruazioni, provocando crampi e dolore. L'esatto meccanismo che porta alla comparsa di endometriosi non è noto. La malattia presenta una componente genetica, frequente nelle donne che hanno familiari che soffrono o hanno sofferto di questa condizione.
Altri fattori che possono favorire la comparsa di endometriosi sono l'aver avuto un menarca (cioè la prima mestruazione) precoce, non aver avuto figli o aver concepito il primo figlio dopo i 30 anni, presentare cicli mestruali brevi (meno di 27 giorni), con un flusso abbondante e di lunga durata.

Terapia farmacologica
Le complicazioni legate al tessuto dislocato al di fuori della sede normale si devono al fatto che esso cresce comunque, per rispondere agli stimoli ormonali, scatenando un'infiammazione cronica a carico degli altri organi. L'endometriosi può essere asintomatica o manifestarsi con sintomi quale il dolore pelvico, l'alterazione del ciclo e l'infertilità. Il dolore associato all'endometriosi può essere ridotto con farmaci antinfiammatori e analgesici come paracetamolo, nimesulide, ibuprofene, ketoprofene, naprossene sodico.
La terapia eziologica dell'endometriosi, che ha lo scopo di rallentare la crescita del tessuto endometriale ectopico, si basa generalmente sui contraccettivi orali (OC) a basse dosi somministrati ciclicamente o in maniera continua, o su altre terapie farmacologiche che bloccano la funzione ovarica e l'azione degli estrogeni. Grazie alla combinazione di ormoni estrogeni e progesterone contenuti nei contraccettivi orali, si riesce a inibire la crescita delle cellule endometriali oltre che a placare le mestruazioni. I farmaci a base di danazolo riducono i livelli di estrogeni e progesterone presenti nel corpo. Tale cambiamento induce verso uno stato di pseudo-menopausa. Gli effetti collaterali sono un aumento di peso, presenza di acne e sbalzi d'umore. Gli agonisti del GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) simulano l'azione che svolgono gli ormoni all'interno del corpo e riducono inoltre la produzione di estrogeni simulando infine una condizione di menopausa. Il loro uso può portare ad effetti collaterali quali: assottigliamento delle ossa, vampate di calore, secchezza vaginale, mal di testa, depressione e perdita di libido. Infine il Progestogel, farmaco che agisce allo stesso modo del progesterone; quest'ultimo inibendo quindi l'effetto degli estrogeni e quindi l'ovulazione, riduce le lesioni ed i danni dovuti al contatto del tessuto endometriale. Gli effetti collaterali che possono seguire al suo utilizzo includono: aumento di peso, cambiamenti dell'umore, gonfiore, stanchezza, depressione e nausea.

Rimedi omeopatici, fitoterapici per l'endometriosi
In omeopatia l'endometriosi è trattata spesso con Actaea racemosa 7CH, Chamomilla 9CH, Magnesia Phosphorica 9CH, Sobina 5CH, Viburnum opulus 5CH. La grande variabilità dei sintomi, comunque, richiede sempre una personalizzazione del trattamento omeopatico.
Tra i Rimedi fitoterapici ricordiamo l'estratto fluido di Hamamelis virginia, utile in caso di perdite di sangue in corrispondenza del periodo mestruale; l'alga spirulina che ha proprietà immunostimolanti grazie alla sua ricchezza in sali minerali e oligoelementi e per concludere il Ribes nigrum per combattere l'infiammazione dei tessuti, al quale si associa la Rosa canina per la sua particolare azione antiflogistica. Il fiore di Bach per l'endometriosi è la Chicory, ossia per tutti coloro che sono molto attenti ai bisogni altrui. In genere si utilizza anche in molti altri disturbi "al femminile" come problemi legati a ogni tipo di congestione o forma di ritenzione e sviluppo di noduli mammillari.

L'alimentazione nel caso di endometriosi
Si consigliano diete ricche di: salmone, tonno, pesce azzurro, olio di oliva, semi di lino, noci. Sono tutti ottime fonti di acidi grassi omega-3. È stato dimostrato che un aumentato consumo di acidi grassi omega-3 promuove la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi; crusca, cioccolato amaro, frutta secca, spinaci, riso integrale. Sono tutti cibi ricchi di magnesio utili subito prima e durante il ciclo mestruale, poiché distendono la muscolatura uterina e dei visceri addominali. Al contrario, sarebbe bene limitare il consumo di carne rossa, caffè e grassi saturi, cibi fritti, alcool, zucchero. Queste sostanze hanno attività pro-infiammatoria.
In commercio si trovano prodotti a base di omega-3 e magnesio, classificati come parafarmaci a tutti gli effetti in vendita in parafarmacia con riscontri positivi.