La Parafarmacia Brutia, sin dal 2006, è specializzata in Omeopatia ed è divenuta un punto di riferimento in Cosenza sia per la presenza dei tanti rimedi omeopatici delle principali marche che per i consigli della farmacista specializzata in omeopatia. Difatti è impegno della nostra farmacista qualificata assicurarsi che il cliente/paziente assumi il rimedio omeopatico adatto alla propria patologia e segua la terapia secondo un approccio ben preciso e dettagliato. Altresì in Parafarmacia Brutia è possibile, previo appuntamento, avvalersi di una consulenza omeopatica.

La medicina omeopatica
L'omeopatia (dal greco õµοiοç, simile e πáθοç, sofferenza, dolore) è un metodo di cura e prevenzione delle malattie i cui principi sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann (Meissen 1755 - Parigi 1843) agli inizi del XIX secolo.
Suo principio fondamentale è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco (similia similibus curantur) enunciato dallo stesso Hahnemann e per il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia è dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella malata, ossia il simile cura il simile.
La sostanza, detta anche principio omeopatico , una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita, definita dagli omeopati potenza. Infatti è opinione degli omeopati che diluizioni maggiori della stessa sostanza non provochino una riduzione dell'effetto farmacologico bensì un suo potenziamento. Le sostanze comunemente utilizzate a scopo terapeutico provengono dai tre regni della natura: vegetale, animale e minerale. Tra essi i rimedi di origine vegetale rappresentano più del 70% del totale. Essi sono somministrati a differenti diluizioni, ciascuna delle quali è identificata da specifiche sigle convenzionali. Le più comuni tra queste sono:

• D o DH: indica la diluizione Decimale di Hering. Il farmaco lo si e' ottenuto per successive diluizioni decimali (1:10) ognuna delle quali intervallata da una dinamizzazione (solitamente si tratta di 100 energiche successioni nell'arco di 6 secondi, impartite in senso verticale rispetto al piano di lavoro);
• C o CH: indica la diluizione Centesimale Hahnemanniana. Il farmaco lo si e' ottenuto per successive diluizioni centesimali (1:100) ognuna delle quali intervallata da una dinamizzazione;
• K: indica la diluizione Korsacoviana. E' simile come concetto alla diluizione centesimale ma segue una metodica di preparazione diversa e meno precisa. Oggi piuttosto in disuso;
• LM: e' la diluizione cinquantamillesimale Hahnemanniana. Segue una metodica a se stante piuttosto complessa che intervalla diluizioni a secco (farmaco sotto forma di polvere )a diluizioni in umido (farmaco sotto forma di soluzione).

Tutte sono sottoposte ad un particolare processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche.
L'omeopatia si avvale di strumenti terapeutici naturali e non invasivi per guarire il malato non solo dalla patologia acuta e/o cronica, ma per restituire, allo stesso, quello stato di benessere ed equilibrio psicofisico necessario per una crescita sana e costruttiva del proprio essere. Curare dunque in omeopatia significa ricondurre dolcemente (ovvero senza sgradevoli effetti collaterali) l'essere al suo equilibrio psichico, da cui deriva, e si deduce, anche il suo benessere fisico. Ed è proprio agendo in questa maniera che essa opera ad un tempo come cura e come prevenzione.

Somministrazione dei prodotti omeopatici
L'assunzione dei prodotti omeopatici può essere effettuata in diversi modi: la modalità più classica è sotto forma di granuli (Tubo granuli - Nucleo centrale di saccarosio ricoperto di lattosio, impregnato della diluizione omeopatica) e di globuli (Tubo dose) che si depositano direttamente sotto la lingua e si lasciano sciogliere, senza deglutirli, ciò poiché l'assorbimento perlinguale è immediato in quanto la sostanza o all'acqua che la diluisce passa direttamente in circolo nell'organismo. Altre formulazioni comprendono: le gocce (Soluzione idro-alcolica al 30% circa), le fiale (Soluzione idro-acolica al 15% - Soluzione fisiologica - Acqua bidistillata) che possono essere iniettate oppure assorbite per via perlinguale, le supposte, gli ovuli, le pomate, i colliri, le capsule gelatinose contenenti globuli, le compresse (Lattosio + Mg Stearato) e gli sciroppi.
Affinché l'assunzione del prodotto omeopatico sia eseguito correttamente ed efficacemente è consigliabile rispettare alcuni semplici accorgimenti:

• Assumere i prodotti omeopatici lontano dai pasti o da sapori forti (almeno un'ora prima o due ore dopo);
• Limitare l'uso di sostanze: tè, caffè, fumo, alcool. Per quanto riguarda la menta ci sono delle controversie. Il maneggiare canfora potrebbe annullare totalmente l'effetto;
• Non toccare i granuli con le mani: il calore od il sudore delle dita, infatti, potrebbe provocare il discioglimento di una loro parte, e ridurre o rendere difficoltoso l'assorbimento del rimedio omeopatico;
• Si consiglia l'uso di dentifricio omeopatico, poiché alcune sostanze contenute nei comuni dentifrici, come salolo o mentolo, possono antidotare l'efficacia della cura omeopatica;
• In presenza del ciclo mestruale è sempre meglio sospendere la terapia omeopatica, salvo diversa indicazione;
• E' buona norma, infine, tenere i rimedi lontano da odori forti e fonti di calore, luce intensa ed eccessiva umidità: in tali condizioni la loro efficacia si mantiene anche oltre la data di scadenza indicata.

Osservazioni
In ambito pediatrico la somministrazione può essere eseguita sciogliendo i granuli o i globuli in mezzo bicchiere d' acqua e prendere successivamente il liquido ottenuto assumendone un cucchiaino per volta anche a distanza di pochi minuti.

• La vera guarigione omeopatica segue determinati cammini, abbastanza standardizzabili, secondo quella che è stata chiamata la "Legge di Hering", dal nome del medico che l'ha scoperta. Infatti i sintomi scompaiono dall'interno verso l'esterno e dall'alto verso il basso, e in ordine inverso alla loro comparsa. Perciò all'inizio di un trattamento omeopatico intervengono delle reazioni di aggravamento temporaneo, oppure si ripresentano dei mali antichi, o ancora si verifica una reazione di espulsione cutanea, sappiate che non succede nulla di grave, ma che, anzi, è in corso un processo di risoluzione definitiva del problema iniziale.
• I prodotti omeopatici non sono accompagnati dal foglietto illustrativo perché la loro prescrizione non è dettata dal nome della malattia, ma dalle caratteristiche psicofisiche che differenziano pazienti affetti da una stessa patologia. La terapia, dato di fondamentale e primaria importanza,è sempre diretta alla cura del malato e non della sola malattia.
• I prodotti omeopatici si possono acquistare senza ricetta medica.

La visita omeopatica
Dire "visita omeopatica" equivale a dire "viaggio nell'intimo globale" di ciascun paziente. Ciò avviene attraverso la diretta osservazione, mediante dialogo proficuo e chiarificatore del singolo caso, attraverso una serie di quesiti che hanno come scopo principale quello di spostare l'obiettivo della cura dal singolo sintomo o malattia del momento, all' intera persona intesa come malato. Partendo dal presupposto che il rimedio omeopatico agisce sia sul piano fisico che sul piano psichico, il medico omeopata deve occuparsi non solo del problema per cui il paziente è giunto alla sua osservazione, ma anche degli aspetti psicologici e comportamentali di quella persona che si sono modificati con l'insorgenza della malattia. Durante la visita il medico omeopata dovrà, senza prescindere dalle conoscenze di tipo convenzionale, esaminare accuratamente tutti gli elementi e i segni che permettano di arrivare a una corretta diagnosi di malattia, mediante domande (psicologiche, comportamentali, ecc), storia clinica, accurata visita del paziente per giungere così ad una strategia terapeutica. La priorità dell'essere umano come soggetto unico ed irripetibile, nel rispetto della visione olistica propria del suo essere persona, proposta dalla Medicina Omeopatica, in virtù di ciò s'evince che quando un organo od una funzione sono alterati è in realtà l'organismo intero ad essere malato: la malattia diviene solo la localizzazione finale di uno squilibrio generale; la guarigione definitiva potrà allora ottenersi solamente curando l'individuo in tutta la sua interezza.
La visita omeopatica generalmente si articola in quattro momenti distinti: l'osservazione, l'interrogatorio, il terreno, l'esame clinico. Vediamo in dettaglio:

• L'osservazione. Osservazione, da parte del medico, comportamentale del paziente al fine di fornire indicazioni sulla personalità e la modalità di reazione, utili definire una terapia più consona ed efficace.
• L'interrogatorio. Raccolta delle informazioni inerenti alla inquadratura della patologia: attraverso la descrizione dettagliata del paziente del problema e alla successiva interrogazione scrupolosa del medico. E' importante la VALORIZZAZIONE dei sintomi (dare loro un giusto peso) e la GERARCHIZZAZIONE dei sintomi (fare una graduatoria).
• Il Terreno. Con il termine terreno di un individuo ci si riferisce alle caratteristiche: fisiologiche, metaboliche e psicologiche e le cui differenziazioni sono da una parte determinate dal codice genetico, dall'altra modellate dagli influssi del mondo esterno. Esso comprende:
• La costituzione. L'insieme delle caratteristiche morfo-fisiopsicologiche e genetiche in grado di influenzare la reattività di una persona. L'analisi antropometrica indica la predisposizione ad ammalarsi del paziente; è in base alla propria costituzione che ciascun individuo ha dei tessuti o degli organi più "resistenti" ed altri meno "resistenti" ed è verso quest'ultimi che si indirizza la malattia.
• La diatesi. Modalità di sviluppo ed evoluzione della malattia. Infatti la medesima malattia può evolvere diversamente da persona a persona.
• Il biotipo sensibile. Riproduce nella Materia Medica la totalità dei segni (ciò che in modo obiettivo è possibile rilevare) e dei sintomi (ciò che soggettivamente il paziente percepisce) caratteristici di un particolare rimedio.
• L'esame clinico. Raccolta di elementi essenziali per la formulazione di una diagnosi corretta anche attraverso accertamenti di laboratorio o strumentali.

Percorso della cura e controlli successivi
Necessario è sottolineare che la vera guarigione non comporta la semplice eliminazione del sintomo, ma implica anche un miglioramento delle condizioni psicologiche del paziente. Chiaramente l'età, esposizione ripetuta ai fattori scatenanti, il grado d'intossicazione chimica, farmacologica e voluttuaria (alcool, fumo, caffè, ecc.) del paziente, lo stato si avanzamento della malattia sono importanti nel definire un lasso di tempo di guarigione rispetto ad un altro. E' doveroso affermare che l'omeopatia è in grado di curare sia malattie organiche che funzionali, sia in fase acuta che cronica. Una corretta terapia omeopatica comprende: una visita accurata per identificare le cause reali della "malattia", una serie di controlli a scadenza variabile a seconda del tipo e gravità della patologia (60-90 giorni) da effettuarsi nei 6-12 mesi successivi. Solo successivamente si passerà alla seconda fase della cura di prevenzione e mantenimento che prevede un massimo di due controlli l'anno.