Come scegliere l'apparecchio per aerosolterapia
Gli apparecchi per aerosolterapia sono i dispositivi medicali utilizzati, in ambito domestico, nella terapia dell'asma e nei pazienti affetti da infezioni delle vie respiratorie. Sono apparecchi che trasformano una soluzione di farmaci in una pioggia finissima che può essere inalata nei polmoni, efficace ed indispensabile per curare le ostruzioni respiratorie.
Essi sono particolarmente indicati per la prima infanzia e quando occorre somministrare per via aerosolica farmaci non disponibili sottoforma di spray dosati, quali ad esempio: antibiotici e mucolitici, ecc.
Tecnicamente, affinché un apparecchio per aerosolterapia possa considerarsi efficiente occorre che: la particella medicamentosa prodotta abbia diametro compreso tra 1 µ e 5 µ, ossia sufficientemente piccole da penetrare in profondità nell'albero respiratorio. A ciò è necessario associare una contemporaneo ed ampio e omogeneo volume corrente dell'aerosol e una bassa frequenza respiratoria del paziente (pari a 0,5 l/sec.).
Attualmente si dispone di tre tipologie di apparecchi: pneumatico, a ultrasuoni ed a membrana perforata; tutti rispondenti alla direttiva 93/42 CE. Indicativamente un buon nebulizzatore dovrebbe garantire un flusso di circa 6 - 10 l/min di aria alla pressione di 1-2 atmosfere, garantendo così la nebulizzazione di circa 2 - 3 ml di soluzione in un tempo inferiore a 10 minuti; E ancora: facilità di impiego (alimentazione elettrica e/o a batteria, trasportabilità, facilità delle operazioni di pulizia), minima rumorosità, ottimo rapporto qualità-prezzo. Di seguito utili consigli su come utilizzare (prima, durante e dopo) l'apparecchio per aerosolterapia:

• Lavarsi bene le mani prima di maneggiare l'apparecchio e i farmaci da somministrare per evitare contaminazioni;
• La soluzione da nebulizzare va preparata appena prima della somministrazione. Spesso i farmaci da nebulizzare sono confezionati in flaconcini di plastica sterili; se il contenuto non viene esaurito in una sola seduta occorre leggere, sul foglietto illustrativo, se possono essere utilizzati in una seconda somministrazione (al massimo entro 12 ore). In questo caso, il contenitore è in genere predisposto per poter essere richiuso e conservato in frigorifero dopo la prima apertura;
• Se vengono prescritti più farmaci per via aerosolica, si potrà procedere alla miscelazione solo su precisa indicazione del medico che ne avrà già valutato la compatibilità in associazione. In mancanza di precise indicazioni in tal senso, non miscelare mai di propria iniziativa i farmaci ma nebulizzarli separatamente. In alcuni casi, infatti, si potrebbero manifestare interazioni che ne impedirebbero una somministrazione efficace;
• Durante l' esecuzione dell'aerosol occorre tenere le labbra ben chiuse intorno al boccaglio o, se si usa la mascherina, farla aderire bene alle guance e al naso;
• Non interrompere l'aerosol prima che la nebulizzazione sia terminata. Usualmente la soluzione viene nebulizzata in genere in 5-10 minuti al massimo. Quando l'ampolla comincia a scaldarsi (o non esce più vapore, nel caso degli apparecchi ad ultrasuoni) la nebulizzazione è terminata. Il fatto che rimanga un piccolo volume di liquido sul fondo dell'ampolla è perfettamente normale: ogni residuo dovrà essere gettato. Se viene da tossire, interrompere momentaneamente l'erogazione;
• Risciacquare la bocca, per eliminare i residui di farmaco che si sono depositati nel cavo orale; nei bambini molto piccoli si può passare in bocca una garza inumidita. La quota di farmaco che si è depositata nel cavo orale, oltre a lasciare un retrogusto sgradevole può, in alcuni casi (ad esempio se si sono nebulizzati cortisonici), favorire l'insorgenza di infezioni fungine (micosi) della bocca (mughetto). Se si è utilizzata la mascherina, lavare anche il viso;
• Dopo ogni utilizzo lavare sempre l'ampolla ed il boccaglio o la mascherina, con acqua corrente tiepida e farli asciugare all'aria. Invece non occorre lavare il tubo di raccordo fra compressore e ampolla (apparecchi pneumatici) perché, durante il funzionamento, è attraversato esclusivamente dall'aria;
• Negli apparecchi pneumatici, sono presenti filtri che servono per mantenerli in buona efficienza. Dopo alcune sedute devono essere necessariamente puliti ed è per ciò che vengono forniti, tra i ricambi presenti nella confezione anche dei filtri in più, per permettere l'asciugatura di uno mentre l'altro viene utilizzato.

Quando utilizzare la mascherina o il boccaglio
Per la somministrazione dei farmaci, destinati al trattamento delle basse vie aeree, le due modalità sono ugualmente efficaci. Tuttavia, per evitare l'esposizione della pelle del viso e degli occhi all'aerosol, il boccaglio è preferibile soprattutto quando si somministrano corticosteroidi o anticolinergici. Nei bambini, la mascherina pediatrica rappresenta l'unica opzione. Durante la seduta, occorre tenerla ben appoggiata al viso affinché il farmaco non si disperda . Contrariamente a quello che si può essere indotti a pensare, i "buchi", presenti lateralmente, non vanno chiusi quando si fa l'aerosol perché permettono l'ingresso dell'aria. Le forcelle nasali non consentono la penetrazione dell'aerosol nelle basse vie aeree, essendo il naso un formidabile sistema di "filtrazione" e d'arresto delle particelle inalate, esse sono indicate solo in caso di malattie d' interesse otorinolaringoiatrico (riniti, otiti, sinusiti).