Come affrontare e combattere la stanchezza primaverile
Con l'arrivo della primavera anche il nostro corpo segue i ritmi della natura ed esce dal torpore invernale. Il repentino passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile causa un particolare tipo di stanchezza, provocata dalla fatica che fa il nostro organismo a sincronizzare i suoi ritmi con quelli della natura vegetale che ci circonda.
Infatti, se da un lato il regno vegetale durante la primavera esplode in iperattività, quello umano dimostra particolari segni di stanchezza. Da studi condotti da varie équipe mediche e veterinarie in diverse parti del mondo, la cosiddetta stanchezza primaverile colpisce oltre il 60% degli esseri umani e la maggioranza degli animali domestici.
Il cambio di stagione, per quanto possa essere bello in termini di risveglio della Natura, determina il riaffiorare di sintomi quali affaticamento fisico e mentale ossia: svogliatezza, perdita di memoria, ridotta concentrazione, stanchezza, forte resistenza ad alzarsi la mattina al suono della sveglia, un diffuso rallentamento dei movimenti, un deciso senso di repulsione e insofferenza per tutto ciò che ci può causare stress. In condizioni normali l'organismo, quando sottoposto a fattori psicofisici stressanti, tende a reagire adattandosi nel migliore dei modi alle condizioni esterne. Le riserve dell'organismo però non sono inesauribili, possono diminuire in presenza di un carico eccessivo di stress o per equilibri psico-fisici alterati. La "stagionalità", quindi, è una delle cause più frequenti di stanchezza cerebrale e fisica, in effetti, le condizioni climatiche possono influenzare le attività mentali, incidendo sul tono dell'umore e sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori implicati nei meccanismi del tono dell'umore come la serotonina.
Perciò, non sempre il nostro fisico e la nostra mente sono pronti ad adeguarsi ai cambiamenti stagionali, è dunque importante aiutarsi con degli appropriati integratori. Vista, malgrado, la vasta gamma di offerte del mercato occorre saper scegliere in base alle reali esigenze personali e soprattutto alle caratteristiche del prodotto stesso.
In generale possono essere utili i preparati a base di vitamine e minerali (tanto più opportuni dopo influenze o altri malanni invernali) per integrare una dieta a volte non sufficientemente ricca di frutta e verdura fresca. Una lieve carenza di magnesio può provocare l'affaticamento cronico. Una dieta povera di potassio causa debolezza muscolare, irritabilità e la sensazione di stanchezza. La carenza di vitamine del complesso B (specialmente tiamina), vitamina C, D e ferro possono causare affaticamento. La vitamina B12 è particolarmente indicata come energizzante nei disordini mentali e nervosi, in quanto accresce la memoria e la capacità di apprendimento migliorando la trasmissione nervosa.
I prodotti contenenti fermenti lattici sono utili per disturbi intestinali quali: gonfiori addominali ed irregolarità e anche per l'azione di supporto delle difese immunitarie. Sempre a base di derivati vegetali sono disponibili numerosi integratori che possono contribuire a migliorare il tono dell'umore, dare sollievo in caso di stati di ansia, di irrequietezza, di difficoltà di concentrazione e di attenzione ed anche per dare un maggiore senso di vigore fisico.